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Mondi Lontanissimi: prospettiva di un’integrazione tra Hyperloop e corridoi infrastrutturali esistenti

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Nei prossimi 20 anni assisteremo a più cambiamenti nell’ambito dei trasporti di quanto non sia successo fino ad ora. Tre fattori influenzeranno il concetto di mobilità: l’elettrificazione delle auto, l’introduzione della guida autonoma e l’informatizzazione del servizio di mobilità. In diversi modi e misure contribuiranno a a trasformare la rete di infrastrutture esistente indirizzandola verso uno scenario di mobilità fluida ed è necessario capire quali conseguenze avranno luogo nel paesaggio circostante. L’introduzione imminente di una nuova infrastruttura come l’Hyperloop necessita di uno studio e di un approccio innovativo per capire il tipo di rapporto che questa può stabilire con il paesaggio e le infrastrutture esistenti.


Elon Musk a prorpone nel Documento Alpha [3] del 2013 un sistema di trasporto pneumatico con una capsula a propulsione iniziale che viene spinta in un tubo pressurizzato a una velocità di 1100 km/h. Scrive: “when the California “high speed” rail was approved, I was quite disappointed, as I know many others were too. How could it be that the home of Silicon Valley and JPL – doing incredible things like indexing all the world’s knowledge and putting rovers on Mars – would build a bullet train that is both one of the most expensive per mile and one of the slowest in the world?“ La prima ipotesi di duplice struttura capsula e tubo viene proposta da SpaceX [2]; per mantenere tale velocità il tracciato necessita di ampi raggi di curvatura che vanno dai 32 km per un'accelerazione di 0.3g ai 96 km per un'accelerazione di 0.1g [1]. Le successive proposte verranno ideate dalle università e dai privati che aderiranno all'Hyperloop Pod Competition dal 2016 in poi.


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Chiara Ferrario

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