Questo lavoro di tesi di progettazione è stato sviluppato a partire da un approccio metodologico multidisciplinare in cui la storia si fonde con il presente, i caratteri vernacolari con il contemporaneo, in cui le nozioni teoriche si confrontano con la personale visione dell’architettura. In questo lungo percorso di studio e osservazione, fondamentale è stata la capacità di “saper vedere”, di mutare l’atto del vedere in sguardo amorevole, in grado di carpire la bellezza. Lo studio dell’essenzialità dello spazio, della misura, del dialogo tra terra e cielo e il ruolo della luce si conciliano con la sostenibilità, la valorizzazione e il rispetto di un paesaggio straordinario, quello della immaginata città di New Abha in Arabia Saudita.
Abha è il capoluogo dell’Asir, questa è collocata a Sud-Ovest dell’Arabia Saudita, a circa 2000 metri di altitudine, lasciandosi ad Est lo Yemen e a Sud il Mar Rosso, a circa 40 km di distanza dalle coste. A nord di essa dovrà sorgere New Abha, città turistica per 6000 persone. La morfologia del sito della nuova città è estremamente complessa in quanto a creste elevatissime, in cui il deserto sembra innalzarsi, si contrappongono depressioni che lo inabissano fino a circa la quota delle acque del Mar Rosso. Proprio questa particolare morfologia disegnata da rocce tra l'altro modificate dall'escursione termica in prismi e geometrie irregolari non consente allo stato coevo un'agevole antropizzazione ma un invito ad un approccio fortemente legato al personaggio naturale. New Abha City dovrà essere la reale trasposizione di pochi ma precisi criteri imposti dalla committenza con un concetto filosofico-progettuale di base che concerne la rappresentazione di una nuova città araba contemporanea, una medina moderna, efficiente, flessibile, capace di creare uno splendido connubio tra tradizione e innovazione e conciliare gli aspetti e le metodologie della progettazione occidentale con i caratteri, la memoria e gli spazi della città islamica tradizionale. Un organismo eterogeneo ma chiaro allo stesso tempo, con una precisa organizzazione gerarchico-funzionale (zoning) delle diverse porzioni urbane finalizzate ad accogliere esclusivamente un'utenza turistica interna.
Le tesi di laurea che hanno fatto seguito ad una ricerca universitaria coordinata dal team del relatore, elaborano porzioni di questo grande masterplan di nuova concezione ed in particolar modo si preoccupano della Bazar Area, cuore della città e area baricentrica rappresentante l'inizio e la fine del sistema degli otto rettangoli di cui è composta idealmente New Abha. Questa ha una decisa inclinazione di carattere commerciale ma mantiene la multifunzionalità, pretesto che ha consentito il confronto con tante tipologie architettoniche islamiche come le moschee, la madrasa, le residenze, i suq, gli hammam e i centri culturali. La Bazar Area si estende per circa un chilometro all'interno del difficile contesto e viene attraversata al centro dalla strada che la collega alle altre aree. Nella conformazione del suolo è possibile individuare tre vertici, che rappresentano i punti più alti e aulici della città dove sorgono le tre moschee che sono separati tra loro da un compluvio est-ovest. L’impianto planimetrico viene quindi distinto in tre aree, ognuna delle quali presenta un proprio asse attorno al quale si ramifica ed ha luogo il progetto; tutte e tre confluiscono in un punto, un luogo di aggregazione delimitato da edifici a vocazione commerciale che rappresenta anche il punto di accesso alla città. Tutti i volumi si legano "dendriticamente" e si adattano al terreno qualificandolo con le architetture, in un rapporto di continuità, che punta a minimizzare la modifica del suolo.