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Centro di Arte Urbana Siviglia, un nuovo centro polifunzionale tra contemporaneità e tradizione

ATA2019

Ci troviamo nella zona nord di Siviglia, denominata San Jeronimo, un quartiere nato con le ferrovie. Il fabbricato che ho analizzato è stato il primo innesto edilizio del quartiere. Si tratta di due capannoni addossati che furono costruiti per mano della compagnia MZA (Madrid, Zaragoza, Alicante) in occasione dell’esposizione iberico americana del 1929. Sono presenti all’interno fosse per la riparazione delle locomotive, nella navata maggiore, e locali di servizio in quella minore. Progetto e realizzazione sono datati 1915-1925.


STUDIO DELLA PROPOSTA - La presenza di graffiti sui prospetti del capannone e lungo tutto il fiume, mi ha portato ad indagare il movimento della street art, particolarmente sviluppato nelle aree periferiche come questa. Ne è risultato che non sono presenti a Siviglia centri polifunzionali o luoghi di incontro che hanno questa tematica. Inoltre la suggestività del luogo e la posizione a ridosso del fiume, mi hanno indirizzato verso la scelta di una riconversione e valorizzazione dei due capannoni come Centro di Arte Urbana, Il primo di Siviglia. Un nuovo luogo per l’organizzazione di eventi dedicati a questa cultura underground, molto vicina per suggestioni alle ferrovie. - Successivamente si è presa in considerazione l’idea di inserire un mercato, per far fronte alle necessita delle zone limitrofe, dove ne è presente solo uno piccolo, a San Jeronimo. I mercati, nella cultura e nella vita degli spagnoli, svolgono una funzione primaria, sono luogo di riunione, di socializzazione, oltre che di commercio. L’inserimento di un mercato, quindi, andrebbe a rilanciare l’intera zona, facendola diventare un nuovo centro di vita quotidiana. - È stata considerata, poi, l’idea di inserirsi nel nuovo sistema di orti urbani che il comune di Siviglia sta sviluppando, per migliorare la qualità della vita nella città, e che trova la risposta positiva di quasi la totalità dei cittadini.


IL MIO PERCORSO PROGETTUALE - Sono partito con la suddivisione funzionale, programmando una zona di parcheggi distaccata, il passaggio di una nuova strada, disposta dal PRG, e l’area principale, che diverrà un parco urbano con un orto e zone mercato. - Per definire architettonicamente il lotto, mi sono avvalso dei tracciati storici, ferroviari e non, che si sono sovrapposti sul terreno. - Ne deriva un nuovo tracciato caratterizzato dai percorsi principali, che definiscono i nuovi attraversamenti pedonali, e dalla ripresa di alcuni tracciati ferroviari, che fungono da supporto. - Successivamente sono andato a definire i nuovi blocchi, di cui fanno parte la riconversione dell’antica fabbrica, e nuove costruzioni: una serra/deposito di supporto all’orto, delle leggere costruzioni che fungono da box coperto per il mercato, una rampa di accesso al primo piano dell’edificio, un ponte pedonale che collega la bacillera (il quartiere sul lato EST), il lotto di progetto ed il parco lineare lungo il fiume, ed una piattaforma per l’attracco delle imbarcazioni. - Il lotto viene protetto dalla ripiantumazione di alberi che andranno a comporre il nuovo filtro verde di protezione dalle strade limitrofe.



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