The research and experimentation laboratory GRID [ ] aimed to activate urban regeneration practices through a virtuous use of light as a means of activation and enhancement of public spaces. The developed project had to dialogue with the space, the community and the events that took place on the seafront.
Grid [] is a modern reinterpretation of historical lights ‘luminarie’, typical light installations of Apulian traditional feasts of the patron saint with visual references to the most important churches or symbols of the town. Grid [ ] is inspired by the landscape of San Cataldo, representing its lighthouse.

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Il laboratorio di ricerca e sperimentazione GRID[ ], mirava ad attivare le pratiche di rigenerazione urbana attraverso un uso virtuoso della luce come mezzo di attivazione e valorizzazione degli spazi pubblici.  Il progetto sviluppato ha dovuto dialogare con lo spazio, la comunità e gli eventi che hanno avuto luogo sul lungomare.
Grid[ ] è una reinterpretazione in chiave moderna delle storiche luminarie, tipiche installazioni luminose delle feste patronali pugliesi con rimandi visivi alle chiese o ai simboli più importanti della cittadina. Grid[ ] si ispira al paesaggio di San Cataldo, rappresentando il suo faro.

From a design point of view, the structure was released from a two-dimensional drawing, interacting with space through the inclination of the support of the lights, and through the reflection of the upper panel.
During the day it allows people to see themselves while at night it turns into a uniformly illuminated surface that recalls the light cone of the lighthouse.
The drawing is indeed an abstraction of the lighthouse itself, this stylization means that the individual elements can stand on their own through the decomposition of the modules. The structure can be divided into three horizontal bands consisting of three rectangular modules. If decomposed or turned the structure does not lose meaning and acquires a new one.

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Da un punto di vista progettuale la struttura è stata svincolata da un disegno bidimensionale, interagendo con lo spazio attraverso l’inclinazione dei supporto delle luci e tramite il riflesso del pannello superiore.
Di giorno permette alla gente di specchiarsi mentre di notte si trasforma in una superficie illuminata uniformemente che rievoca il cono di luce del faro.
Il disegno infatti è l’astrazione dello stesso, questa stilizzazione fa si che i singoli elementi possano essere a sé stanti tramite la scomposizione dei moduli. La struttura infatti è scomponibile in tre fasce orizzontali costituite da tre moduli rettangolari. Se scomposta o girata la struttura non perde significato e ne acquisisce uno nuovo.

The GRID [ ] installation was designed and coordinated by Archistart Studio, with the support of team member Tommaso Santoro Cayro (recently Lumen Social Light project manager for Matera 2019), the contribution of the historic Fratelli Parisi Luminarie company and the support of the graphics workshop “where are you from” directed by Michele Pastore and Andrea Guccini that helped to define the graphic-compositional language of the installation.

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L’installazione GRID[ ] è stata progettata e coordinata da Archistart Studio, con il supporto di un membro del team Tommaso Santoro Cayro (recentemente project manager di Lumen Social Light per Matera 2019), il contributo della storica azienda Fratelli Parisi Luminarie e il supporto del laboratorio di grafica “where are you from” diretto da Michele Pastore e Andrea Guccini, con il quale si è andato a definire il linguaggio grafico-compositivo dell’installazione.

Tutors: Tommaso Santoro Cayro, Giusi Paterno – Archistart team
Builders: Damla Gunaydin, Alessia Damone, Nadine Bonomi, Lorena di Bari, Deghrir Mohammed Kamel, Beatrice Bina, Margherita Buccoliero.

Ph Filippo Ferrarese