Il lavoro di ricerca muove dalla presa d’atto della quantità di spazi che ci circonda. L’ingorgo epocale di patrimonio architettonico industriale, religioso, civile, vuoto o inutilizzato sottolinea l’urgenza di pensare a processi alternativi di crescita e reinvestimento dell’esistente. La rarefazione funzionale può essere dissolta grazie alla possibilità di rendere tali spazi sede di eventi connessi alla musica ed al teatro, secondo una strategia situazionista che eluda veti e tempistiche burocratiche, per riaccendere un patrimonio depresso in maniera spontanea e provvisoria.