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Architettura per l’immigrazione: un modello sociale per l’integrazione multiculturale a Palermo

ATA2019

Negli ultimi anni l’emergenza migranti in Italia è andata in crescendo. Il nostro progetto si sviluppa a Palermo e si integra con un centro di accoglienza già esistente. Il nostro obiettivo non è solo disporre un’architettura in grado di far fronte ad un gran numero di persone dando loro un dignitoso alloggio, bensì rispondere all’esigenza di coadiuvare un dialogo fra due comunità: da un lato ci sono persone che fuggono da guerre, fame e cattive politiche e dall’altro una regione come la Sicilia che, per tradizioni, usi e costumi ha una forte e spiccata identità.


Questo si concretizza in un’architettura in grado di creare unità, integrazione e benessere - economico, sociale e culturale - per entrambe le parti. La struttura coinvolge quindi, seppur in maniera differente, ambo le parti destinando i servizi sia agli immigrati che ai cittadini palermitani. Risalendo alle origini di Palermo un modello sociale millenario che ha scandito gli spazi di questa città e le abitudini di questa cultura si ritrova proprio nel mercato. Le attività di compravendita delle merci nel corso della storia hanno sempre determinato uno scambio economico ma soprattutto sociale. Si decide quindi di organizzare un polo mercatale all'interno del centro di accoglienza. Tale mercato - concepito come uno spazio aperto a tutti- ricalcherà esattamente la funzione di quelli attivi nel centro storico: attività, servizi, merci per tutte le estrazioni sociali e per tutte le fasce di età, un mercato che cambia forma e funzione in base all’ora del giorno trasformandosi in piazza, spazio espositivo, cinema all'aperto, spazio per concerti ed eventi.


Abbiamo studiato i flussi e i percorsi organizzando gli spazi su livelli. Si identifica uno spazio pubblico - a livello di via Oreto, collegata al centro citta' - con i servizi per i cittadini (tra cui la piazza mercato, il teatro, le botteghe,etc) e due livelli di carattere più privato, con funzioni destinate agli immigrati ospiti. Gli alloggi saranno disposti nell’area inferiore sfruttando il già esistente dislivello del terreno dando un carattere più privato agli spazi abitativi. Un collegamento sopraelevato connetterà tali alloggi ai principali servizi (aule studio, laboratori, mensa, ecc). In questo modo sarà possibile garantire delle corsie preferenziali a coloro che risiedono nella struttura ma allo stesso tempo ottenere una mixité sociale sul livello intermedio ospitante servizi e attività per ambo le comunità. Con un occhio di riguardo ai principi dell’architettura bioclimatica il progetto mira alla sostenibilita' energetica attraverso la riqualificazione degli edifici esistenti. Sono previsti: l'isolamento dell’involucro edilizio, schermandolo correttamente dal sole ed agenti atmosferici, il controllo degli apporti termici facendo uso di impianti efficienti, sistemi passivi e fonti energetiche rinnovabili. Dal punto di vista della sostenibilità economica, poichè si tratta di un centro d’accoglienza in parte attivo, si è previsto uno sviluppo del progetto per fasi, al fine di garantire agli immigrati un alloggio anche durante il corso dei lavori.



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