Il tema di questa ricerca si focalizza su un ambito di forte emergenza ambientale: la Bonifica di Amianto.
L’indagine si è concentrata su un piccolo paese della provincia di Reggio Calabria, che risulta essere tra i più colpiti all’interno della mappatura di amianto a livello regionale.
La tesi di laurea, di tipo sperimentale, sostiene una metodologia progettuale che in termini operativi può far parte di linee guida atte alla realizzazione di progetti con fine lo smaltimento di amianto. Tale metodo inoltre si presenta come modello esportabile che adeguatamente normato potrebbe inserirsi in un disciplinare tecnico per interventi su coperture.
Nello specifico, attraverso azioni sostenibili e morfologiche tipiche dell’ Architettura Parassita si giunge ad elaborare un Nuovo Piano delle Coperture. L' area di studio è un quartiere residenziale del Comune di Rosarno (RC) a forte densità di MCA, (materiale contenente amianto). La struttura urbana molto densa con fabbricati di altezza massima di 3 piani,risulta essere uno dei fattori caratterizzanti per lo sviluppo della tesi. Le azioni sostenibili a carattere morfologico hanno interessato un comparto edilizio composto da ben 43 edifici, con una superficie coperta pari a 950 mq di cui quasi il 90% (838 mq) presentano eternit. Si sono analizzati dapprima le condizioni di fatto del luogo (con indicatori, opportunamente studiati) da cui ne consegue la costruzione di una matrice che costituisce la base della proposta sperimentale, come metodo e valutazione per la verifica di conservazione delle coperture in c.a. Il fattore climatico risulta essere l’ indicatore con maggiore incidenza in quanto genera un forte impatto di inquinamento di amianto derivante delle sue azioni. Lo studio ha interessato diverse ore della giornata ed approfondendo 3 fattori climatici quali sole vento e acqua, si è pertanto dedotto che, lo sfaldamento di coperture con MCA, presenta una forte accelerazione nel momento in cui vi è un incidenza indiretta di questi agenti.
Dopo la fase d’indagine iniziale, per ottenere una concreta rigenerazione urbana del quartiere si sono ideati dei laboratori urbani, offrendo una partecipazione attiva allo studio di tesi. In occasione sono stati sottoposti una serie di quesiti con duplice finalità: la prima per adempiere ad una partecipazione attiva della cittadinanza e la seconda per ottenere un reale riscontro e capire inoltre il grado di consapevolezza del problema delle coperture con MCA. La strategia progettuale utilizzata è quella dell’architettura Parassita. Si tracciano dunque le linee guida di 4 progetti : Playground, Social Space, Urban Farm e Flexible Space e tramite differenti tipi di spazio morfologico come demolizione, innesto,sopraelevazione con continuità di forma, si creano spazi che incrementano permeabilità e luoghi sociali. Attraverso le 4 macroaree si è dimostrato come si possa contabilizzare lo smaltimento dell’amianto e quale sia il guadagno in termini di spazio e produttività, oltre che diminuzione dell' inquinamento ambientale. Dal punto di vista esecutivo invece, si sono adottate soluzioni tecniche eco-compatibili, innovative, economiche, leggere, flessibili, basate sulla manutenzione come pratica di risparmio economico nel tempo e di riciclo. Esempi sono , pareti e solai verdi, pavimentazioni e orti in pallet, uso di container riciclati.