Espai Arnau (“Spazio Arnau” in Catalano), è un progetto per un teatro sperimentale collocato nell’Avinguda del Paral·lel, a Barcellona, Spagna. La costruzione dell’edificio ha come obiettivo la sostituzione dell’antico Teatro Arnau destinato alla demolizione, a causa del suo stato di abbandono totale e dei problemi strutturali che hanno reso l’edificio obsoleto e inagibile dal 2010.
E’ importante comprendere il contesto urbano in cui il progetto si inserisce: l’Avinguda del Paral·lel, un asse urbanistico nato agli inizi del XIX secolo come previsto dal celebre piano Cerdà di Barcellona. Negli anni 30’ il “Parallelo” diventera’ il centro dell’ozio e vita sociale barcellonese ospitando decine di teatri e luoghi di svago. Oggi, pochi di questi teatri continuano nella propria attività. Altri, come il teatro Arnau, sono diventati dei “fantasmi”, altri ancora sono stati da tempo demoliti o sostituiti da altre funzioni. Caratteristica comune dei teatri del parallelo, è la loro natura industriale; nascono come edifici funzionali, a basso costo costituiti da strutture effimere a impianto industriale in legno o acciaio: sono delle macchine dello spettacolo in un tessuto sociale urbano che si sta sviluppando. Il progetto Espai Arnau (Il nuovo Teatro Arnau) è quindi il risultato di diversi fattori. Alcuni provengono dalla scala urbana, altri dall’architettura, dal valore storico-patrimoniale e dalla capacità di proporre questioni contemporanee: è un prodotto del tempo.
Alla saturazione di sale teatrali nel Parallelo si contrappone la carenza di spazi didattici e flessibili che stimolano la creatività e che l’Arnau vuole colmare. Espai Arnau propone la rottura della classica tripartizione dell’edificio teatrale ( 1. atrio – 2. sala – 3. logistica) e fornisce una macchina dove attori possono entrare in contatto con spettatori, dove le sale possono cambiare configurazione e dove si mettono in discussione i limiti tra ciò che è scena e ciò che non lo è. La composizione compatta e verticale di Espai Arnau, permette di accatastare spazi per lo spettacolo e di supporto anzichè avvolgerli attorno all’auditorium. L’edificio si organizza principalmente su tre livelli: Il livello “creativo” (primo piano) è uno spazio altamente flessibile e adattabile a diverse forme di arti sceniche. Tramite grandi pareti acustiche mobili, quattro spazi possono combinarsi oppure diventare indipendenti, da piccole sale teatrali a spazi prova e aule. Il livello pubblico (piano terra) è un atrio si sviluppa su diversi livelli e si può trasformare in un cabaret, un palco per la danza, uno spazio espositivo o un “salotto” urbano per la comunità. Può essere usufruito da chiunque in qualsiasi momento della giornata. Il Teatro ipogeo (piano -2) contiene una sala teatrale di tipo frontale (200-250 posti) dotato di tutte le aree di supporto per gli artisti (Camerini, Green Room, spazi tecnici).
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