Il progetto nasce dall’analisi della celebre frase tratta dall’ ”Amleto”, in cui l’occhio dello spettatore diventa tanto piccolo da posizionarsi all’interno del guscio di una noce e sentirsi tanto grande da poter dominare l’infinito. La noce è un frutto autunnale con una scorza dura, che, grazie alla sua conformazione a guscio di carattere legnoso, protegge l’interno per molto tempo dopo aver abbandonato l’albero. Il progetto propone un ambiente in grado di fornire sensazioni di protezione e sicurezza a chi vi abita, senza però tralasciare gli aspetti naturali che il paesaggio richiede. Importanti risultano le proprietà meccaniche della noce, che riesce a galleggiare evitando l’imbibizione o il danneggiamento delle delle superfici.