Come ci può emozionare una camera d’albergo galleggiante? Quale sensazione ci suscita il “galleggiare” sull’acqua?
Questi interrogativi sono la base del mio concept progettuale, da cui è nata una ricerca di un nuovo modo di percepire l’ambiente circostante. Ho voluto replicare l’emozione dello stare sospesi sopra l’acqua, quel brivido che nasce stando sul bordo di un trampolino o sulla rete di un catamarano.
Ciò che voglio offrire con questo progetto è uno spazio sensoriale in cui provare l’ebrezza di sfiorare l’acqua, sdraiandosi su un’amaca o sedendosi su un terrazzino a filo di essa. La camera galleggiante accentua la sua natura di esclusività, di spazio privato in cui isolarsi staccandosi dalla terra ferma, ma nel contempo si apre ad una inclusività verso il paesaggio con il beccheggio che segue il moto ondoso. La camera galleggiante può essere replicata al fine di formare un albergo diffuso in divenire, in un’ipotetica rada.
Ogni singola stanza sarà unica perché verrà caratterizzata con differenti elementi di finitura, con pannelli forati di diverso materiale e colore, con lamiere grecate o con elementi specchianti. Ciò che permane in questi continui cambiamenti è la struttura che ne dà l’essenza, uno spazio privato in cui il singolo possa ritrovarsi attraverso la natura, “sfiorando l’acqua”.