Helios, concepita ed immaginata nelle acque dello Stagnone di Marsala (nella provincia siciliana di Trapani), è una camera galleggiante che, come l’etimologia del nome suggerisce, è libera di orbitare. Nel mare piatto e riparato dello Stagnone, l’odore del mare si colora del verde scuro della macchia mediterranea, del candore e del rosa del sale. Tra i mulini delle saline, le rovine dell’antica Mothia ed i pini e gli ulivi di Isola Grande, la camera è ancorata in modo da avere un ampio raggio di movimento.
La natura complessa e suggestiva del sito ha suggerito la composizione semplice ed essenziale. Le geometrie della struttura e delle pareti, nonostante la regolarità, sono pensate per captare vento e correnti. Ciò consente alla camera di assumere, nell’arco del giorno, orientazioni differenti, guidata dai cicli giornalieri di brezze e correnti. Anche la gerarchia tra gli spazi è guidata dal clima e dalla natura del luogo. All’interno del volume architettonico gli spazi aperti e quelli chiusi hanno la stessa dimensione e si compenetrano a vicenda. La solida struttura in acciaio accoglie nella sua interezza il piccolo nucleo abitativo, rivestito del legno (protetto da vernice bianca o colorata) tipico delle piccole imbarcazioni dei pescatori che tutt’oggi affollano i mari della Sicilia.