I colori quasi si fondono dietro la leggera nebbia, una piccola barca taglia il tessuto di onde, mentre i
bambini giocano lungo la riva. I suoni del Lago e della natura che lo abita ancora da padrona, riecheggiano
da una sponda all’altra. Questo è il lago Trasimeno che ho conosciuto e che desidero raccontare e
far rivivere, anche nelle sue parti più dimenticate. E proprio dimenticato è l’oggetto della mia esperienza,
la sede dell’ex Società Aeronautica Italiana, un tempo grande e importante industria, ora fabbrica abbandonata.
Far rivivere la S.A.I. significa non solo recuperare la memoria del luogo, la sua identità ma
soprattutto il legame con il Lago. Non è più la fabbrica dell’abbandono ma luogo di vita. Una nuova scuola.
Il progetto si propone di ridare valenza all’area abbandonata dell’ex S.A.I., conservandone e valorizzandone il trascorso vissuto, nel rispetto di ciò che è stato. L’obiettivo principale dell’intervento è quello di liberare la fabbrica, incastrata nel passato, e aprirla nuovamente verso il borgo, Passignano sul Trasimeno e lo specchio lacustre. Diventerà un luogo dove poter trascorrere il tempo libero, fare sport e coltivare la passione del volo. L’idea è quella di far convivere due attività principali all’interno di un unico grande parco: il Museo dell’idrovolante e la Scuola di volo. Il primo si propone di riportare alla coscienza cittadina la tradizione e la storia grazie alla quale Passignano aveva acquisito, in passato, un’ importanza a livello nazionale. Il Museo per eccellenza è luogo di memorie e conoscenza ma anche di insegnamento con l’esigenza di educare il visitatore in qualcosa di nuovo e sconosciuto a molte persone, l’idrovolante. La scuola di volo, filo conduttore tra passato e presente, rappresenta la parte pratica, di vita quotidiana con studenti e insegnanti del luogo ma anche provenienti da altre città. La scuola diventa luogo di crescita e di partecipazione diretta per i giovani studenti e per tutti coloro che ne vogliano far parte.
L’esperienza personale nasce dalla volontà di permettere al contesto di riappropriarsi della zona e per questo il progetto dovrà risultare ben accessibile e visibile in ogni momento diventando una vera e propria ”lanterna” per il Lago, non solo per chi arriva a Passignano, ma anche dalle isole di fronte, da Castiglion del Lago nella sponda opposta e dalle barche. Saranno gli idrovolanti il punto focale dell’intero parco che tornerà a far parte del più grande “Parco del Lago Trasimeno”, e manterrà la divisione, tipica della zona, in “pedate” dando vita a percorsi perpendicolari alla costa, attraverso i quali il visitatore è libero di passeggiare accanto ai velivoli e vivere al meglio il parco circostante. Per rispettare la natura del luogo è stata effettuata un’analisi delle specie arboree presenti che si alternano nelle forme e nei colori. L’idea progettuale, nata dal desiderio di rinascita dall’abbandono fa rivivere sotto nuove forme ciò che è rimasto dalla vecchia fabbrica. Il vetro, l’alluminio e l’acciaio consentono al visitatore di percepire ancora l’industria e di rapportarsi con la natura, con la quale potrà comunicare direttamente. Il vecchio e il nuovo convivono insieme e si sostengono a vicenda.