Archistart

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inside out the box

WFH2020

La proposta di progetto si focalizza intorno ad una scatola. O meglio dentro e fuori una scatola.“Inside out the box”.

Inside. Il centro della casa diventa un cubo che ripartisce gli ambienti e allo stesso tempo contiene in sé una serie di arredi e funzioni, inclusa una cabina per home working, per rendere più organizzata e semplice la vita di ogni giorno.

Out. Intorno al cubo rimangono il soggiorno open space, i servizi e un ambiente extra che si definisce una volta che il letto viene chiuso. Questo spazio extra può così essere destinato a qualsiasi necessità. Saranno gli abitanti della casa a decidere giorno per giorno come occupare questo spazio.


La diffusione di un virus in una singola regione ha creato un effetto catena che rapidamente è dilagato globalmente in meno di quattro mesi. E così la velocità delle nostre vite e i nostri stili di vita, così come le nostre abitudini si sono dovuti adeguare in risposta a questa situazione senza precedenti. Ci siamo dovuti adattare, riscoprendo che casa nostra può essere un contenitore polifunzionale. Ci siamo abituati a lavorare, vivere, allenarci e socializzare da casa, spesso dovendo adeguare gli spazi domestici in base alle necessità.
Nel progetto si indaga la versatilità dell’ambiente domestico che si affianca a quello della sfera lavorativa dello smart working. Il centro della casa diventa un cubo che ripartisce gli ambienti e allo stesso tempo contiene in sé una serie di arredi e funzioni per rendere più organizzata e semplice la vita di ogni giorno.
Questo volume ordinatore infatti contiene nel suo cuore un piccolo studio di 3,5 mq destinato allo smart working, per garantire il giusto silenzio per lavorare indisturbati o per intrattenere riunioni on web senza disturbare. Sulle pareti perimetrali del cubo sono collocati vari arredi per organizzare le proprie cose: 2 armadi, 4 pensili, una libreria e un mobile a vista per la TV. Non per ultimo il letto, che sparendo in un cassetto sotto lo spazio home working, crea un angolo relax versatile.


Intorno al cubo rimangono il soggiorno open space, i servizi e un ambiente extra che si definisce una volta che il letto viene chiuso. Questo spazio extra può così essere destinato a qualsiasi necessità: si potrà dunque praticare yoga o allenarsi, ballare durante una cena con gli amici o più semplicemente occuparlo per le faccende domestiche.
Saranno gli abitanti della casa a decidere giorno per giorno come vivere questo spazio.



The Board:
inside out the box Board
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MARTINA PONTI

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