Il sito scelto, il lago del Turano, è un bacino artificiale generatosi a seguito della costruzione della Diga del Turano
Il lago si trova nella provincia di Rieti a circa 500 metri sul livello del mare.
E’ tra i pochi laghi balneabili della zona e oltre alle sue acque limpide, offre suggestivi scorci tra Natura e Architettura.
Sulla sponda nord orientale del lago si erge infatti Castel di Tora, un paesino medievale di circa 300 abitanti.
Il clima nell’area è mite.
Come suggerisce il titolo del progetto, Inside Out, la stanza vuole essere un luogo di compenetrazione tra dentro e fuori, nel quale l’Architettura non si chiude totalmente rispetto all’esterno ma lo accoglie e si mimetizza in esso diventandone parte integrante.
L’acqua è l’elemento legante tra esterno e interno, tra Architettura e Natura. Una vasca riscaldata - che accoglie l’acqua del lago - situata al centro dell’ambiente non è altro che il prolungamento del lago verso l’interno. Per la realizzazione della stanza è stata scelto un volume perfettamente cubico, di 5x5x5 metri, di legno (pannelli sandwich autoportanti) poggiato su una piattaforma di 28 metri quadrati composta da vari moduli galleggianti. I moduli (115cm/ 78cm/ 77cm) scelti sono i PT04 della Perebo e hanno una portata di 439 kg l’uno. A pieno carico risultano affondare di circa 57 cm, lasciando fuori dall’acqua i 20 centimetri restanti. Con un calcolo approssimativo dei pesi è stata prevista per la floating room, una situazione nella quale i moduli affondano solamente di 47 centimetri, lasciando 30 centimetri fuori dall’acqua. I moduli circondano una vasca centrale in vetroresina agganciata ad essi tramite una struttura metallica. L’acqua che riempie la vasca è direttamente presa dal lago con un sistema che sfrutta il principio dei vasi comunicanti, inoltre un meccanismo di serraggio permette di chiudere la connessione con il lago e riscaldare l’acqua tramite un termocamino alimentato a legna. La parte più profonda della vasca permette di immergersi mentre la parte meno profonda, bagnata solamente di pochi millimetri, è un salotto con vista panoramica.
L’acqua genera anche vita, sulle pareti è infatti previsto un sistema di coltivazione idroponica che sfrutta l’acqua del lago consentendo la crescita di piante sull’involucro della stanza che risulta quindi avvolta dalla natura. L’ installazione del green wall, pareti verdi a coltivazione idroponica, garantisce, oltre al beneficio estetico, un miglioramento delle condizioni termoigrometriche interne. Il green wall è stato scelto anche per la sua leggerezza. A differenza della classica coltivazione a terreno, l’idroponica necessita soprattutto di acqua e di poca argilla espansa o pietra pomice per l’accumulo di acqua in corrispondenza delle radici delle piante.