Ci sono luoghi, come l’intero patrimonio dell’architettura militare, che sono ricchi di storia e di memoria, rappresentando la testimonianza dell’attività bellica. Tale patrimonio rappresenta una nuova opportunità per l’approfondimento dei temi della conservazione e della progettazione. L’analisi cerca di trovare una motivazione in merito alla presenza di questo patrimonio, indagando i periodi di maggiore sviluppo e quelli relativi alla sua evoluzione, fino alla definizione del ruolo che ricopre oggi. Ci sono luoghi che più di tutti sono testimonianza delle profonde trasformazioni del tessuto urbano cittadino. Tra questi uno dei più coinvolti è l’ambito metropolitano fiorentino, dove si individuano i due casi studio.
Si individua come caso studio la caserma-panificio “G. Guidobono”, il quale esplica perfettamente la logica militare di inizio Novecento e l’importanza che ricoprivano non solo l’addestramento e la formazione, ma anche la logistica per l’organizzazione militare. Lo studio parte da una profonda analisi conoscitiva, attraverso una fase di rilievo architettonico, materico e patologico, al fine di capirne gli aspetti compositivi e costruttivi, i materiali e le tecniche costruttive impiegate. Sul quadro diagnostico si basa la progettazione proponendo la realizzazione di un nuovo centro sport e benessere.
Viene individuato come caso studio anche la Caserma funzionale “F. Gonzaga”, la quale rappresenta perfettamente la logica modulare delle nuove strutture a padiglioni utilizzate dall’esercito nel periodo tra le due guerre Lo studio si basa su una profonda analisi conoscitiva, la quale si compone di una fase di rilievo architettonico, materico e patologico, effettuata al fine di avere una maggiore consapevolezza sul complesso. Sul quadro diagnostico si basa successivamente la progettazione, la quale assume un ruolo principale in quanto si riconosce al manufatto un grande potenziale per la città e la popolazione, diventando un nuovo quartiere residenziale ed approfondendo la tematica del “social housing”.