L’intervento proposto per l’area “Ex Caserma Piave” di Padova pone al centro del problema la tematica della riqualificazione urbana che, insieme a questioni quali la rigenerazione urbana, è al centro delle politiche di governo in Italia da diversi anni. La proposta progettuale è volta alla creazione di una nuova identità fondata sulla relazione tra spazi costruiti e spazi liberi, tra architettura e verde, per comprendere i principi di costruzione della città e le relazioni che nascono tra questi e i vuoti urbani. È necessario quindi costruire nel costruito, ripartire dall’interno, dal contenimento dell’espansione urbana, lavorando nel tessuto già consolidato della città, per conferirle forma e qualità che difficilmente può vantare di avere.
Il punto di partenza è la riqualificazione di spazi in cui siano appagate contemporaneamente sia le esigenze della collettività, sia quelle del singolo individuo; vi è la volontà di rigenerare uno spazio collettivo, costruito per la comunità e dove essa si possa identificare, attraverso l’uso di nuove regole compositive che determinano una forma dei luoghi ben riconoscibile. Da una prima lettura analitica della città di Padova si è visto come la varietà di ambienti urbani presenti abbia permesso la progettazione di luoghi precisi e ordinati, in cui è il vuoto a dettare identità al nuovo insediamento. L’intervento realizzato si prefigge il compito di riqualificare e valorizzare l’area dell’ex caserma, attraverso una ricucitura che, legandosi, si vada a rapportare con la preesistenza e, quindi, con il carattere storico del luogo. Si è individuato un rapporto tra pieni e vuoti in relazione agli elementi che compongono il contesto; in questo modo si sono stabiliti dei magnetismi per nuovi scenari che fungono da collegamento tra vecchio e nuovo, tra passato e presente, tra preesistenza e progetto. Il nome dato al nuovo intervento urbano, “Scacchiera sociale”, manifesta la volontà di ordinare lo spazio attraverso l’uso di forme pure, quali il quadrato, e, di conseguenza, l’edificio a corte, permettendo così la possibilità di creare sia ambienti “privati” ad uso studentesco, ma anche di migliorare la qualità degli “spazi del vivere” progettando una nuova scena urbana.
L’intervento proposto per l’area di progetto si pone come obiettivo generale la rivitalizzazione urbana, attuata mediante una riqualificazione architettonica e degli spazi urbani. Il progetto è volto alla realizzazione di residenze per studenti di supporto al Campus universitario della città di Padova. Questo si pone come obiettivo primario la creazione di un luogo di grande qualità urbana, ottenuto applicando soluzioni innovative, attuali e sostenibili, volte all’eliminazione dell’attuale recinto militare e alla creazione di nuove residenze universitarie inclusive che permettano alla città di riappropriarsi di un’area fino ad oggi marginale, sebbene si trovi in una posizione strategica tra le mura medievali e quelle rinascimentali. Il nuovo complesso urbano prevede l’integrazione di uno studentato e di altri numerosi spazi pubblici, quali una doppia aula magna, sale studio, sale conferenze e una mensa. La trasformazione si basa sul principio generale di conservazione e recupero degli edifici sottoposti a tutela storico-artistica. Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione di grandi spazi pubblici verdi e pavimentati, nell’ottica più generale di integrazione sociale e di fruibilità a tutti i livelli della collettività. Un nuovo nucleo urbano, quindi, s’insedia nella città, manifestando un carattere autonomo e identitario al tempo stesso.