La costa dei Trabocchi. Un ambiente che appartiene da sempre alla mia vita, fin da bambino, quando durante le calde estati chiudeva la scuola e, per tre mesi, si andava al mare. Il mio percorso di studi e di crescita personale ha coinciso con la progettazione, in corso d’opera, della Via Verde, ossia la riqualificazione della vecchia Ferrovia Adriatica in un percorso ciclopedonale.
Questo spazio, prima inaccessibile, chiuso, pericoloso e rumoroso, diviene spazio abitabile, aperto su più fronti, percorribile, diventando cerniera tra lo spazio marino e l’entroterra. Con il mio progetto vorrei proporre degli interventi che possano migliorare la fruizione di questi spazi, valorizzando l’esistente, offrendo la possibilità di nuovi itinerari.
Si è scelto di intervenire con elementi puntuali lungo parte del tracciato ciclope- donale. Con questi interventi si pone l’obbiettivo di migliorare la fruizione del percorso, trasformandolo da semplice passaggio in un’esperienza a 360 gradi in cui il fruitore può godere a pieno di ciò che la natura circostante propone. Si è deciso di sviluppare il masterplan tenendo presente sempre il percorso ciclopedonale come elemento ordinatore. Gli elementi puntuali sono stati inseriti sempre in prossimità del tracciato. Si è scelto di intervenire su due dei diversi TIPI analizzati, in particolare sul TIPO A e TIPO B. L’intervento sul TIPO A si colloca nell’area della ex stazione di San Vito marina. In questa zona sono presenti degli stabili, ora in disuso e abbandonati, e dallo spazio adiacente a questi, ora utilizzato come parcheggio selvaggio e disordinato. Si è deciso quindi di conservare e riutilizzare gli stabili presenti, dando loro nuova funzione e intervenire sull’area adiacente a questi. Sul TIPO B si è deciso di intervenire con due interventi puntuali e differenti tra di loro, sia per forma che per funzione. E’ da sottolineare che nonostante ci si è concentrati su un tratto di costa “ristretto”, la tipologia di intervento proposta può essere replicata e declinata in diverse altri punti del lungo e variopinto percorso ciclopedonale, che ricordiamo ha una lunghezza di quarantadue km.
Il lavoro progettuale fin qui esposto nasce con l’obiettivo di porsi a stretto contatto con tutto il paesaggio circostante, prendendo in prestito da quest’ultimo forme e “funzioni”, al fine di inserire i nuovi interventi in maniera equilibrata rispetto al contesto esistente. I progetti proposti rappresentano un incipit per comprendere quale potrebbe essere una strategia di riqualificazione delle aree dismesse e in disuso, e soprattutto essere un monito alla conservazione e tutela dello splendido e caratteristico territorio della Costa dei trabocchi. Il percorso ciclopedonale in via di realizzazione si pone come obiettivo primario di fare da legante ai diversi tipi di paesaggio e ai diversi comuni attraversati, inoltre viene arricchito da interventi puntuali che rappresentano migiliorie e usi alternativi per la fruizione del percorso. Inoltre il tracciato ha come fine ultimo quello di modificare e migliorare la mobilità lungo tutto il tratto costiero, con la consapevolezza che il solo percorso non basti a questa futura modifica e che dovrebbe essere implementato da tutti quei punti focali utili a tal scopo, come ad esempio parcheggi scambiatori, aree ricettive ecc. Si è coscienti di non aver fornito soluzioni lungo tutto il tracciato, e soprattutto praticabili nel breve periodo, con il desiderio che il presente studio possa fungere da stimolo per futuri interventi, per spronare ad un’attenta e minuziosa progettualità dei possibili nuovi inserimenti nell’area.