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LUCE, SPAZIO, MATERIA. Nuove proposte per la valorizzazione dell’area archeologica di Ostia Antica

ATA2021

Quando si evoca l’immagine del litorale romano odierno, il pensiero giunge alle spiagge di Ostia Lido, ponendo in secondo piano il sito archeologico della primitiva città ostiense sul fiume Tevere. Ad oggi, soltanto i tre quinti dell’antica città sono stati riportati alla luce e in vista di una ripresa degli scavi è necessario prevedere i reperti che si andranno a sommare a quelli già conservati nel Museo Ostiense e nei Depositi esistenti, spazi tutt’ora insufficienti a contenere il patrimonio di Ostia Antica. L’intervento mira ad individuare dei volumi in grado di porsi in relazione con le rovine del costruito attraverso la combinazione calibrata di elementi cardini nella progettazione architettonica: la luce, lo spazio e la materia.


Luce e materia si fondono generando uno spazio in grado di rompere la dicotomia interno-esterno e vecchio-nuovo. Questo studio ha come obbiettivo quello di progettare luoghi di qualità volti a garantire l’adeguata conservazione che questi reperti meritano e nuovi spazi lavorativi necessari per un’agevole gestione e amministrazione del Parco Archeologico di Ostia Antica. L’intervento proposto, mirato alla progettazione architettonica all’interno del sito, si inserisce in una realtà più complessa che necessiterebbe di una nuova progettazione futura su vasta scala con particolare riguardo al sistema viario e all’individuazione di soluzioni volte a preservare il notevole contesto paesaggistico.




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