Archistart

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Nymphaea

FRC2017

“Le ninfee sono piante acquatiche radicanti e perenni, riescono a sopportare facilmente abbassamenti ed innalzamenti repentini del livello del lago. Hanno un apparato radicale che le ancora al fondale fangoso delle acque lagunari e grazie alle loro larghe foglie a lamina piana di forma circolare, galleggiano a sfioro sul pelo dell’acqua. Presentano petali di forma più o meno rotonda, con bordo continuo, in qualche caso dentato. Un fiore profumatissimo, che esce dalla melma degli stagni in cui cresce, senza sporcare i suoi petali. Questo, fa della Ninfea, il simbolo della purezza.”


L’invaso di Bilancino, ampia superficie idrica di cinque chilometri, posizionato all’interno del comune di Barberino di Mugello, è circondato dal verde, su colline punteggiate di ville e poderi del XX secolo. L’area ha un importante valore paesaggistico e architettonico, nelle vicinanze si trovano due complessi architettonici di valore monumentale, le ville medicee di Cafaggiolo e del Trebbio, e tutt’attorno un ricco e ben conservato patrimonio naturale e antropizzato: boschi, colture, pievi e case coloniche. L’obiettivo del progetto Nymphaea è immaginare un’architettura che stabilisca una forte relazione con la natura del luogo, una camera galleggiante in cui potersi rilassare ammirando il lago, un punto privilegiato di osservazione e relazione col paesaggio e con i vicini agglomerati urbani. L’idea di concepire il progetto come un abitante del lago permette di radicarsi ancora di più al il contesto in cui nasce. Nimphaea, come le piante d’acqua dolce da cui prende il nome, si radica al fondale fangoso delle acque lagunari riuscendo a sopperire alle oscillazioni del livello idrico, galleggiando sullo specchio d’acqua, all’interno dell’ambiente umano e antropizzato. Il movente profondo del progetto Nymphaea è quello di dar materia alla forza del sogno. L’idea di far sbocciare dalle acque del lago, un’architettura come i petali di un fiore, di forma circolare, è stato il filo d’Arianna di tutto il progetto.


Nessun elemento denuncia la loro presenza all’interno dell’invaso. Solo provenendo dai sentieri, a piedi lungo la passeggiata panoramica, è possibile scorgere un volume compatto appena al di sopra del filo dell’acqua, a tratti confondibile, per grana e colore, con i colori del lago e della vegetazione che ha sullo sfondo. La camera si apre alla vista del lago in una porzione di parete vetrata che incornicia il paesaggio nel quale il progetto è inserito. Allo stesso modo un lucernario circolare a soffitto, permette di ricevere luce zenitale e inquadrare il cielo. Dalla zona più intima della Nymphaea è possibile proiettarsi con lo sguardo sullo specchio d’acqua, e nello stesso momento ammirare le stelle, sentendosi immediatamente dentro e fuori ad essa, levitando dolcemente e lasciandosi cullare delle lievi increspature del lago. Il progetto sfrutta i materiali naturali, puntando alla sostenibilità ecologica. La struttura ad ossatura lignea contiene al suo interno un pacchetto isolante termico e acustico, necessario per proteggere l’interno dagli sbalzi repentini della notte nel lago. La listellatura in legno viene utilizzata sia per la pavimentazione che per il rivestimento esterno. Il sistema che permette a Nymphaea di levitare sull’acqua utilizza un dispositivo a casse di calcestruzzo rinforzato galleggiante, riempito al suo interno di polistirene espanso, materiale a bassissima massa volumica, costituito dal 98% di aria.



The Board:
Nymphaea Board

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