L’area archeologica di Poggio Bonizio si trova nel cuore di una possente cinta muraria di epoca medievale che si è conservata in ottime condizioni fino ai nostri giorni e che, recentemente, è stata oggetto di un intervento di recupero che l’ha liberata dalla folta vegetazione che la ricopriva. La fortezza è inoltre coronata a nord-est dalla presenza di un Cassero, che Lorenzo Il Magnifico commissionò direttamente al suo architetto, il Sangallo. La terra, oltre a svelare le tracce della città medievale, Poggio Bonizio, presenta i segni di un insediamento precedente, risalente al periodo longobardo.
Il visitatore che passeggia nel camminamento lungo le mura scopre ad ogni passo punti di vista previlegiati sul paesaggio circostante, di cui l'intero complesso architettonico è parte integrante. Nel corso dei secoli infatti, in seguito all'abbandono da parte dell'uomo dell'idea di costruirvi una città, la natura ha preso il sopravvento sull'area con i suoi boschi che hanno inghiottito le mura della fortezza; contemporaneamente, la terra all'interno della cinta è stata votata all'agricoltura: queste combinazioni hanno creato un frammento di paesaggio davvero unico e irripetibile.
Il progetto si pone come obiettivo quello di affrontare la complessa ed eterogenea realtà del sito, al fine di rendere leggibili le tracce di un passato nascoste dal tempo e dall'uomo, nel rispetto dell'identità del luogo. Un luogo che è stato scenario di cicli di vita che si sono succeduti chiudendosi ogni volta con un azzeramento dello stato precedente, fino ad arrivare all'abbandono totale di quella che Lorenzo Il Magnifico aveva votato come sede della sua città ideale. L'intervento progettuale mira alla creazione di un sistema di percorsi e volumi che possano rendere leggibile la realtà composita di cui si parla, cercando di fornire strumenti e servizi che aiutino a decifrare consapevolmente le tracce che il tempo ha lasciato e che possano implementare il lavoro degli archeologi.