L’obiettivo della tesi è evidenziare le condizioni di degrado in cui versa il complesso della fabbrica di penicillina, compromettendo la salute dei residenti e di coloro che frequentano il quartiere occasionalmente. La vicina Riserva dell’Aniene e gli spazi da riconfigurare nel contesto urbano si presentano come opportunità di riqualificazione attraverso il ripristino delle connessioni socio-ecologiche realizzabili attraverso nuovi percorsi ciclopedonali e la progettazione degli spazi aperti attraverso criteri bio-eco-orientati, garantendo l’accessibilità, la sicurezza e il comfort dei cittadini. È previsto un centro accoglienza per richiedenti asilo integrato a nuovi servizi di livello urbano in grado di aumentarne il potenziale attrattivo
L’esperienza di ricerca condotta per la tesi di laurea mi ha concesso di applicare nella progettazione i principi della sostenibilità, dalla pianificazione urbana fino alla scala architettonica, simulando i processi costruttivi e i relativi impatti che questi hanno sull’ambiente circostante. In questo modo ho potuto calcolare i benefici ecologico-ambientali e socio-economici derivanti dalle soluzioni fornite per rispondere alle necessità espresse in fase di analisi, garantendo un corretto ciclo di vita degli edifici, attraverso il LCA (Life Cycle Assesment). Nello specifico ho studiato in modo approfondito il legno, evidenziandone le qualità che lo rendono un grande protagonista nelle odierne scelte progettuali, analizzandolo attraverso le molteplici e innovative soluzioni che offre. In particolare ho impostato il lavoro partendo dallo studio delle caratteristiche del materiale, basandomi sull’ampia gamma di prodotti da esso derivanti, da cui ho estrapolato i principali aspetti prestazionali, tecnico-funzionali ed economici. Successivamente ho sviluppato un abaco di soluzioni applicabili alle diverse scale di progetto (urbana, di quartiere e architettonica), a ciascuna delle quali corrisponde una determinata strategia di intervento, legata a obiettivi di ambito ecologico-ambientale e socio-economico, ai quali il legno riesce a rispondere in maniera efficace.
Nella declinazione di tali soluzioni ho evidenziato la peculiare versatilità del legno nell’impiego di componenti tradizionali e dispositivi nature based, offrendo benefici anche sotto l’aspetto energetico, riducendo il fabbisogno e mitigando fenomeni di inquinamento. L’applicazione dei diversi dispositivi proposti, secondo i principi bioclimatici, mi ha consentito di sviluppare il progetto attraverso “tecnologie appropriate”, ottenendo un quadro costi-benefici assolutamente incoraggiante sull’utilizzo del legno nell’edilizia.