L’oggetto di questa ricerca di tesi è l’ex cinema-teatro “Metropolitan” di Torre Annunziata (NA), centro propulsore delle attività culturali negli anni ‘60, oggi ridotto all’incuria e all’abbandono. Il Metropolitan ospitò negli anni alcuni degli spettacoli che calcarono i più importanti palchi italiani; ciononostante il suo tracollo finanziario arriva dopo appena trent’anni, a causa della crisi della cinematografia e dell’avvento della videocassetta.
Il teatro fu costruito sui ruderi dell’antico “Molino Corsea”, distrutto dai tedeschi in ritirata nel 1943, un simbolo della città, che sfruttava la vicinanza delle acque del fiume Sarno per alimentare le numerose attività industriali, in particolare quelle dei pastifici. Il progetto si sviluppa in diverse direzioni: oltre a recuperare funzionalmente l’edificio, lo scopo è quello di recuperare una memoria, un passato dai legami fortissimi, di cui rimane traccia nella toponomastica delle strade. Questo giustifica l’ampliamento dell’azione progettuale anche ad una parte della zona portuale e all’edificio dell’ex pastificio “Di Liegro”, a supporto dell’attività di teatro, vocazione ultima del Metropolitan.
Tra i temi si trova anche la volontà di ricostruire un fronte mare, un sistema di relazioni insediative e prospettiche stabilito con il golfo: sistema che è venuto a mancare con la costruzione della ferrovia borbonica, il cui trincerone è quasi adiacente al teatro e che pertanto risulta fortemente coinvolto nel recupero. Il fronte mare viene così caratterizzato un sistema di logge su più livelli che offrono una citazione del ritmo e della scansione che così spiccatamente delineano il fronte strada. Il recupero si estende alle aree del teatro che si sviluppano intorno alle gallerie, alle zone riservate ai servizi. I piani semi-interrati, il cui punto di forza è il soffitto a volte a crociera. sono pensati come luoghi in cui far rinascere botteghe artigiane. Infine, è stato necessario lavorare sul piazzale antistante il teatro, risistemarne le quote e gli elementi fornendogli dei limiti fisici.