Il progetto di recupero dell’ex fornace di laterizi Ciampoli, trova la sua origine nella necessità di conferire un senso nuovo ad un’architettura industriale dismessa, in seguito ai processi di deindustrializzazione. Una fabbrica di grandi dimensioni, e dal linguaggio costruttivo ben definito, dove l’intervento di recupero e le nuove esigenze funzionali, convivono senza prevaricazioni. Il precorso seguito è quello del recupero della memoria attraverso la rispettosa prosecuzione della trasformazione, non invece un ritorno archeologico al passato, alle cui funzioni e tecno-logie la storia ha decretato un giudizio di superamento ed obsolescenza.
I pilastri laterizi possenti, la loro disposizione all’interno della fabbrica, il forno, e la ciminiera svettante, rappresentano il vincolo ed al contempo l’opportunità. Il vincolo impone la ricerca della distribuzione più funzionale per le nuove destinazioni d’uso; l’opportunità invece è quella di capire le doti prestazionali degli elementi esistenti e trasformarle in benefici per le esigenze dettate dal nuovo programma funzionale che prevede l’inserimento di funzioni legate al turismo della zona, quali luoghi di ristorazione, commerciali, e per attività culturali.