La tesi studia due macro-isolati in zona Resuttana e San Lorenzo, a nord della città storica, dove la speculazione edilizia a partire dagli anni ’60, si è sovrapposta al sistema agricolo delle ville tardo-barocche della Piana dei Colli
La ricerca si fonda da un lato sul riconoscimento dell'ossatura pre-tipologica di cui sono composti gli edifici (come base a partire dal quale poter ripensare ogni edificio singolarmente)e dall'altro sulle qualità inaspettate degli spazi urbani che si sono prodotti tra i singoli edifici e con gli spazi pubblici. La tesi si articola così in due momenti: -scomposizione: la fase in cui si osservano attività, flussi, stratificazioni e si individuano casi studio che alterano le tipologie esistenti; -ricomposizione: in una visione d'insieme piccoli interventi puntuali rimodulano le strutture esistenti, variano il rapporto edificio-strada e fronte-retro, potenziano le connessioni latenti o già in atto
Nell'isolato Resuttana, eretto a ridosso della Villa Terrasi con un forte carattere direzionale, accessi e spazi collettivi trovano spazio sotto la quota stradale, negozi o interi edifici sono stati dismessi, recinti chiudono percorsi e piazze e usi misti (parcheggi, negozi,uffici,residenze) condividono stessi livelli di un edificio. Le operazioni di progetto generano un nuovo rapporto tra esterno e interno degli edifici, una viabilità sotterranea a servizio dei parcheggi e (eliminando brani di muro o con piccole passerelle) riprendono connessioni anche tra diverse quote, ritrovando una nuova fruibilità del piano stradale. L'isolato San Lorenzo, residenziale, ha servizi minimi e una forte presenza di piccoli esercizi commerciali. Le strade diventano cortili condominiali, attività commerciali e sportive utilizzano locali interrati e i primi piani di un condominio ospitano una scuola. Gli interventi mirano a separare il flusso veicolari da quello pedonale, partendo dagli spazi delle attività didattiche e dai luoghi di incontro, ripensando spazi collettivi all'interno dell'edilizia in linea.
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