La nostra proposta di tesi vuole affrontare il tema del rinnovamento della Fiera del Mare di Genova.
Attualmente il sito di progetto viene considerato come un vero e proprio luogo indefinito pur avendo una
posizione strategica vista la sua vicinanza al mare e al centro cittadino.
Proprio questa sua collocazione nel tessuto urbano di Genova, secondo i nostri pensieri, potrebbe
garantire al capoluogo un nuovo polo attrattivo e polifunzionale, capace di ospitare svariate tipologie
di utenze, dagli studenti ai turisti, restituendo alla città interesse e prestigio.
Ciò che è emerso da un’ analisi preliminare del sito è come in esso vi sia la mancanza di una vera e propria funzione cardine, capace di sostenere gli interessi del pubblico, e di attrarre con costanza l’affluenza dei cittadini. Altra osservazione riscontrata è la presenza di padiglioni fieristici sconnessi tra loro in forma, dimensione e funzione, spesso lasciati in disuso, attualmente ospitano un irrilevante affluenza di pubblico durante l’anno. Per creare una sinergia tra tutte queste difformità abbiamo ideato una maglia regolare, capace di regolarizzare il sistema e che ci permettesse di controllare con maggior attenzione il luogo. Da qui è stato spontaneo tracciare gli assi principali che relazionassero rispettivamente ,il mare con la città e la costa di ponente con quella di levante, generando cosi punti nevralgici del sistema, diventati poi fulcri della nostra maglia progettuale. Il sito, come gran parte della città di Genova, è caratterizzato da repentini dislivelli, questi ci hanno permesso di sviluppare situazioni nevralgiche, quali piazze, boulevard e banchine a diverse quote, generando cosi un sistema vivibile ad ogni tipo di livello. Sostanzialmente il sistema gravita intorno a quattro piazze, collocate, come prima citato, a diverse quote tra loro e ,in relazione ad esse, si sviluppano gli edifici da noi ideati.
L’obiettivo principale è stato quello di dare continuità ai flussi di utenti, grazie a connessioni dirette e immediate, edifici permeabili sia a “livello 0” che sulla copertura e collocando le funzioni principali in posizioni ritenute strategiche, come il caso degli auditorium sospesi sul canale connessi al Padiglione S e alla città. Altro aspetto ritenuto da noi vitale riguarda il ridisegno del verde pubblico: per far si che questo fosse apprezzato fino in fondo abbiamo ideato edifici “tagliati” da fiorenti boulevard pubblici, rendendo cosi la vita negli appartamenti e negli uffici a stretto contato con la natura. SEATY vuole essere una proposta ,un messaggio, di come con piccoli ma mirati interventi si possa riaccendere il motore ,ormai spento, di una città gloriosa in passato ma che attualmente viene poco visitata e apprezzata dal pubblico locale e da quello turista.