TT_isLAND è un progetto di natura urbana ed architettonica che propone un nuovo modello per lo sviluppo della città di Tokyo, in particolare del sito conosciuto come Central Breakwater Island. L’isola frangiflutti centrale è composta da 12 milioni di tonnellate di rifiuti, che opportunamente trattati e bonificati hanno generato nuova terra. Attraverso lo studio di diversi modelli di città lineari (utopici e non), l’intervento mira ad integrare in un unico sistema diversi approcci architettonici. Gli elementi funzionali presenti all’interno della ricerca sono frutto dell’analisi di dati ed interpretazioni provenienti dal “Tokyo Metropolitan Government” e relativi a possibili scenari futuri che la città dovrà affrontare nei prossimi 50 anni.
La centralità della Central Breakwater Island rispetto al nucleo storico di Tokyo (Edo) ed i collegamenti principali (porto di Tokyo, aeroporto di Haneda) rendono strategicamente interessante queste zone ad alto potenziale commerciale e turistico, tanto da costituire il fulcro della visione strategica “Future Tokyo” del Tokyo Metropolitan Government. Impostando la Bay Area come palcoscenico per l'attuazione della riforma strutturale della società, infatti, la capitale giapponese mira ad una nuova prospettiva di promozione dello sviluppo urbano in grado di contribuire ad una crescita sostenibile. La molteplicità di tematiche quali: decarbonizzazione dell’intera isola, insediamento di nuove tecnologie integrate (Vertical Farming, droni, ZEV), utilizzo di sole risorse rinnovabili (Gas generato dal processo di decomposizione dei rifiuti) garantiscono all’impianto proposto una ricca complessità gestita da una fitta rete di layers e percorsi reiterabili. L’infrastruttura si inserisce in maniera trasversale rispetto alla divisione amministrativa delle due municipalità (Ōta e Kōtō), in un lembo di terra ormai da anni al centro di contese territoriali. Il modulo (200x200m) che reiterandosi andrà a comporre l’impianto nasce da uno studio dimensionale dell’area che, essendo di origine antropica, si adatta perfettamente ad ospitare tale proporzione. L'intento è quello di ricucire le parti burocratiche e le aree costitutive dell’isola (Umi no mori, bruciatore, residenziale, produttivo).
La divisione dell’impianto in tre diverse macro-zone (Recycle, Health, Agricolture) viene planimetricamente scandita da collegamenti anulari a differenti altimetrie che costituiscono i camminamenti verso le stazioni metro annesse alla città di Tokyo. Ciascuna di queste aree è servita da un parco tematico (industriale, ricreativo/ sportivo ed agricolo) geometricamente conformato al contesto esterno così da poter intercettare i percorsi di risalita ed accesso all’infrastruttura sopraelevata. Lungo tutto l’asse progettuale sono dislocati cinque edifici principali “evento” (o “attrattori”) con a servizio dei moduli composti da funzioni secondarie ed un sistema di percorrenza diretto a più velocità (tapis roulant, ciclabile). Come ultima fase di sviluppo, la ricerca si concentra sull’apparato agricolo del sistema proposto presentando: un mercato per il commercio e la produzione diretta di alimenti a chilometro 0, un museo atto a sensibilizzare ed esporre le nuove tecnologie future dell'agricoltura ed un grande parco urbano in grado di accogliere l’utente ed accompagnarlo alla scoperta dell’Agricoltura 4.0. In conclusione, l'espansione dell'impianto lineare farà da base ad un modello di vita dove poter sperimentare nuove tecnologie, generando così una visione di architettura che possa adattarsi in un tempo indefinito all’evolversi della società umana e dell’ambiente circostante.