Il trend delle opere pubbliche incompiute in Italia è in continua crescita. Questi (non) luoghi punteggiano il paesaggio delle nostre città, dovrebbero essere altro e invece si presentano come grandi cattedrali nel deserto, incontaminate e surreali, indisturbate e senza un loro preciso programma. La proposta per un museo della scienza a Roma Tor Vergata cerca di esplorare ed attivare dinamiche di riutilizzo, una sfida contemporanea cui il paese è chiamato a rispondere con intelligenza e rispetto delle cose. Lo Stadio Olimpico di Calatrava, per la sua scala, con ben trenta ettari di terreni espropriati e più di seicento milioni di euro spesi, rappresenta il simbolo della tendenza al non finito.
Ad oggi incompiuta, la grande struttura dell’architetto spagnolo si trova in prossimità del Grande Raccordo Anulare, bloccata nella sua imponente grandiosità, nel mezzo della campagna romana, “incontaminata”. Reinventare il forte landmark già esistente nel paesaggio rurale è la sfida del progetto di architettura che, attraverso un nuovo programma dedicato alle scienze e ai temi dei viaggi nello spazio, vuole porsi come nuovo polo attrattore scientifico.