Durante il lockdown ci siamo resi conto di quanto la nostra casa sia il contenitore di tutta la nostra vita; abbiamo svolto attività che solitamente svolgevamo al di fuori di questa e ci siamo sentiti al sicuro dal mondo esterno. Tuttavia spesso lo spazio domestico è risultato inadeguato a questo allarme: i modelli di open space che risaltano la zona living a scapito di quella privata non rispondono alle esigenze igieniche e di privacy attuali. Inoltre la concentrazione di molteplici funzioni all’interno dell’abitazione, ha richiesto spazi e arredi più flessibili. Un ritorno alla disposizione rigida degli spazi con un ingresso e l’utilizzo di arredi mobili possono dare un migliore bilanciamento tra vita privata e vita lavorativa.