Come i giardini pensili di Babilonia si prefiggevano di regalare una zona che potesse riparare dalla arsura del medio oriente, il progetto Urban Floating Gardens si pone come un’oasi rigenerante nel grigiore della città di Milano. La vegetazione pendula che si sviluppa dalla copertura e che caratterizza la gran parte dei prospetti, pur essendo composta in gran parte da vegetazione autoctona richiama inequivocabilmente l’architettura dei giardini di Babilonia stessi; così come il gioco di profondità che creano i moduli vetrati e i blocchi di fibra di canapa. I blocchi di fibra vegetale rappresentano un ottimo substrato su cui diversi tipi di vegetazione si possono insediare, incentivando e migliorando la varietà ecosistemica.
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