La tesi si propone di approfondire i temi del recupero e della nuova costruzione in due aree limitrofe all’interno delle mura storiche della città di Livorno, in un più ampio progetto di riqualificazione fortemente voluto dalla città. Le aree in oggetto si inseriscono in un programma più ampio di riqualificazione che riguarderà prossimamente anche l’area portuale circostante. Le aree in progetto, il Forte San Pietro e l’area del Rivellino, sono caratterizzate da alte mura Medicee e Lorenesi che, affacciandosi sul Fosso Reale, creano un gioco unico di pieni e vuoti, acqua e mattone, riportando alla memoria il disegno rinascimentale della città di Livorno.
L’obiettivo principale del progetto è quello di andare a ricucire il tessuto urbano frammentato e identificare una nuova centralità per la città di Livorno in un punto di snodo tra città e porto. La volontà è quella di andare a rigenerare un’area attualmente in stato di degrado, generando un nuovo punto strategico per i cittadini che possano così vivere come un’evoluzione del disegno Buontalentiano nella Venezia, quartiere storico della città di Livorno. Il concetto di ReDressing urbano si concretizza per mezzo di una trasformazione a livello planimetrico non solo di quella porzione di città, riportando il disegno storico del fosso reale alla sua origine, bensì anche della creazione di una nuova connessione tra i due lotti del quartiere della Venezia, il forte San Pietro e l’area del Rivellino, permettendo una libertà fino a questo momento negata ai cittadini di circolare senza interruzioni nell’area della Venezia. Queste due aree, fino a questo momento interdette alla cittadinanza, saranno così nuovamente fruibili ed integrate nel sistema del centro storico di Livorno. Il progetto prevede di realizzare un Campus Innovativo che possa permettere la nascita e crescita di nuove realtà imprenditoriali basate su idee innovative, StartUp, e per far crescere i talenti del digitale e della tecnologia e connetterli globalmente, Freelance, creando nuovi spazi di lavoro smart e flessibili progettati per accrescere la creatività.
L’obiettivo del ReDressing funzionale è quindi quello di trasformare le area che era stata progettata prima per funzioni militari di difesa della città e poi per ospitare i macelli e l’area della dogana dell’acqua, attualmente occupata dal depuratore delle acque del comune di Livorno, in uno spazio stimolante e funzionale alla nuova destinazione d’uso per l’avvio e la crescita di nuove imprese innovative. Partendo dall’analisi delle fasi di sviluppo delle StartUp abbiamo poi sviluppato di conseguenza gli spazi e le funzioni del Campus. La volontà di andare a ricucire il tessuto urbano circostante con il Forte San Pietro definisce una forma dinamica, che assume le caratteristiche di un nuovo bastione aggiornato ai tempi moderni. Questo rimando tra passato e presente si può riscontrare nella nuova modalità di utilizzo di un elemento così ancorato al passato come il mattone, che però in questo caso si arma di nuovi sostegni e va a rivestire come un tessuto il nuovo edificio vetrato, creando un’alternanza tra pieni e vuoti, vetro e mattone. Questo gioco di alternanze va a riprendere il gioco tra l’acqua e il mattone che caratterizza l’intorno con le mura del Forte San Pietro, la cinta Daziaria, le mura del Rivellino e il Fosso Reale. La pelle, così texturizzata ed evanescente in punti cardine come gli ingressi, caratterizza gli edifici di entrambe le aree, creando così un Leitmotiv unico, che va a fondere in un unico progetto le due aree prima così diverse e sconnesse.